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A cosa deve fare attenzione un OSS quando gestisce a letto un Paziente con Nutrizione Enterale con Pompa?

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Oggi parliamo di un argomento che capita spesso nella routine di un OSS: la gestione della nutrizione enterale con pompa. Magari all’inizio può sembrare complicato, ma con qualche accorgimento diventa tutto più semplice e sicuro.

Partiamo dalle basi: cos’è la Nutrizione Enterale con Pompa?

Immaginiamo un paziente che, per diversi motivi, non può mangiare normalmente. In questi casi, si usa un sondino (naso-gastrico) o una PEG (una sorta di “bottoncino” sull’addome) per somministrare direttamente nello stomaco un liquido nutriente. La pompa serve a regolare il flusso in modo preciso, goccia dopo goccia.

Il ruolo dell’OSS: cosa controllare prima di iniziare?

Prima di accendere la pompa, facciamo un bel checklist mentale:

  1. La prescrizione è chiara? Controlliamo sempre tipo di nutrizione, velocità (di solito in ml/h) e durata. Se qualcosa non torna, meglio chiedere conferma all’infermiere.
  2. Il sondino/PEG è a posto? Un trucco: se il paziente improvvisamente tossisce o sembra in difficoltà, potrebbe essersi spostato. In quel caso, stop immediato e chiamiamo l’infermiere!
  3. La pompa è regolata bene? Controlliamo che la velocità sia giusta e che il tubo non abbia grovigli o bolle d’aria.

Attenzione alla posizione! Il segreto è… non stare sdraiato!

Qui cascano molti. Mai lasciare il paziente steso mentre la nutrizione va! Perché? Rischi che il liquido finisca nei polmoni (aspirazione), con conseguenze serie.

La regola d’oro: testata del letto sollevata almeno a 30-45°, come se il paziente fosse semi-seduto. Se si abbassa, aggiustiamo subito!

Cosa osservare durante la nutrizione?

Mentre la pompa lavora, noi facciamo da “guardiani”:

  • Il paziente si lamenta di nausea? Ha la pancia tesa o dolorante? Potrebbe non tollerare bene la nutrizione.
  • Flusso bloccato? Prima di tutto, niente panico. A volte basta un lavaggio con acqua tiepida (se il protocollo lo prevede), ma se non si sblocca, chiamiamo rinforzi.
  • Diarrea o stitichezza? Anche questi sono segnali da non ignorare.

Piccoli gesti per grandi sicurezze: igiene e manutenzione.

  • Mani pulite sempre, prima e dopo.
  • Puliamo il punto dove entra il sondino/PEG con soluzione fisiologica, per evitare infezioni.
  • Controlliamo la data sulla confezione della nutrizione: mai scaduta!

Fine della somministrazione: gli ultimi passaggi.

Tutto è andato bene? Ottimo! Ora:

  1. Sciacquiamo il sondino con un po’ d’acqua (se previsto), così non si intasa.
  2. Segniamo sul registro quanto abbiamo dato e come ha reagito il paziente.

Gli errori da evitare (imparati dall’esperienza!)

  • MAI modificare la velocità della pompa di testa nostra. Se sembra troppo lenta/veloce, chiamiamo chi di dovere.
  • Non improvvisare con i farmaci nel sondino senza aver verificato.
  • Non lasciamo mai la pompa incustodita se il paziente è agitato o confuso.

Lavorare con sicurezza e serenità.

Gestire la nutrizione enterale può sembrare una responsabilità grande, ma con questi accorgimenti diventa routine. L’importante è osservare, non avere fretta e chiedere sempre se qualcosa non è chiaro.

E voi? Avete esperienze o dubbi su questo argomento? Scriveteli nei commenti, confrontiamoci!

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