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Panico in pediatria a San Severo: dottoressa e infermiere aggredite, si barricano in stanza. Protesta la FP CGIL di Foggia.

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Una giovane madre pretende un letto per la figlia, scatenando caos e paura nel reparto. Dottoressa e Infermiere barricate in Infermeria. Protesta Angelo Ricucci (FP CGIL Foggia).

Lunedì 17 marzo, il reparto di Pediatria dell’ospedale Teresa Masselli Mascia di San Severo è stato teatro di un episodio di violenza che ha gettato nel panico medici, infermieri e piccoli pazienti. Una giovane madre, determinata a ottenere il ricovero della figlia nonostante i letti fossero tutti occupati, ha aggredito verbalmente e minacciato il personale sanitario, costringendolo a barricarsi in una stanza in attesa dell’arrivo dei carabinieri.

L’episodio: insulti, minacce e pugni alla porta.

La vicenda ha avuto inizio quando la donna, dopo aver portato la figlia prima in pronto soccorso e poi in pediatria, ha preteso il ricovero della bambina presso l’ospedale di San Severo, rifiutando l’eventualità di un trasferimento in un’altra struttura. Nonostante le spiegazioni fornite dal personale medico, la madre è tornata in reparto poche ore dopo, questa volta con toni aggressivi e minacciosi.

La situazione è degenerata rapidamente: la donna ha iniziato a insultare e minacciare la dottoressa di turno, le infermiere e gli operatori socio-sanitari (OSS), costringendoli a rifugiarsi in una stanza e a barricarsi per proteggersi. Nel frattempo, la madre ha iniziato a battere i pugni contro la porta, seminando il panico tra i bambini presenti nel reparto, molti dei quali stavano giocando nella ludoteca o riposavano nelle camere.

L’intervento delle forze dell’ordine.

Nonostante l’arrivo della guardia giurata, la situazione non si è placata. Solo l’intervento dei carabinieri, giunti sul posto dopo circa 45 minuti, ha permesso di calmare la donna e riportare la normalità nel reparto. Fortunatamente, l’episodio non ha causato conseguenze fisiche per il personale sanitario o per i piccoli pazienti, ma ha lasciato un’ondata di paura e sconcerto tra chi lavora e frequenta la struttura.

Le dichiarazioni della Fp Cgil: “Serve sicurezza immediata”.

L’episodio ha suscitato forte indignazione e preoccupazione, tanto da spingere la Fp Cgil di Foggia a intervenire con una nota ufficiale. Angelo Ricucci, segretario generale della Fp Cgil di Foggia, ha espresso piena solidarietà ai lavoratori coinvolti e ha denunciato il clima di crescente insicurezza che si vive negli ospedali e nei presidi sanitari della provincia.

IMG20250226103009-1024x768 Panico in pediatria a San Severo: dottoressa e infermiere aggredite, si barricano in stanza. Protesta la FP CGIL di Foggia.

“Basta violenza contro gli operatori sanitari. Serve sicurezza immediata in Pediatria a San Severo”, ha dichiarato Ricucci. “Questa aggressione è solo l’ennesimo episodio di una lunga serie di violenze contro chi ogni giorno svolge il proprio lavoro con professionalità e dedizione. Non possiamo continuare ad assistere inermi a questi attacchi. Servono misure urgenti per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti”.

La Fp Cgil chiede interventi concreti, tra cui:

  • Il potenziamento della vigilanza e un presidio fisso delle forze dell’ordine nei reparti più esposti.
  • Un piano di prevenzione della violenza in sanità, con formazione specifica per il personale e campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza.
  • Pene più severe per chi aggredisce i lavoratori della sanità, affinché questi episodi non restino impuniti.

“Non possiamo più aspettare. Lavorare in sicurezza è un diritto fondamentale di tutti gli operatori sanitari. Chiediamo un intervento immediato delle istituzioni per fermare questa escalation di violenza prima che sia troppo tardi”, ha concluso Ricucci.

Violenza contro il personale sanitario: un problema nazionale.

Questo grave episodio arriva a pochi giorni di distanza da un evento nazionale organizzato dall’Ordine dei Medici, tenutosi al Teatro Umberto Giordano alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci. Durante l’incontro, è stata affrontata la questione della violenza contro i professionisti della sanità, un fenomeno purtroppo in crescita non solo in Capitanata, ma in tutta Italia.

L’aggressione subita dal personale dell’ospedale Masselli Mascia di San Severo rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme per un sistema sanitario già sotto pressione, che deve fare i conti non solo con le sfide quotidiane della cura dei pazienti, ma anche con la crescente aggressività di alcuni utenti.

Le reazioni e le riflessioni.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di garantire maggiore sicurezza per chi lavora in ambito sanitario. Molti chiedono interventi più incisivi, come l’installazione di sistemi di videosorveglianza, l’aumento della presenza di guardie giurate e campagne di sensibilizzazione per educare al rispetto del personale medico e infermieristico.

Intanto, nel reparto di Pediatria di San Severo, la vita è tornata alla normalità, ma il ricordo di quei lunghi 45 minuti di paura rimane vivido. Un monito per tutti: la violenza non è mai la soluzione, soprattutto quando a pagarne le conseguenze sono coloro che dedicano la propria vita a salvare quella degli altri.

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