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MIGEP e S.G.OSS. Giornata Nazionale contro la violenza sul Personale Sanitario: il ruolo cruciale degli OSS nei Pronto Soccorso.

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Il Pronto Soccorso rappresenta il cuore pulsante del sistema sanitario italiano, un luogo dove ogni giorno si intrecciano storie di emergenza, speranza e professionalità. Tuttavia, negli ultimi anni, questa struttura essenziale è diventata teatro di un preoccupante aumento delle aggressioni nei confronti del personale sanitario e sociosanitario. In occasione della Giornata Nazionale contro la Violenza sul Personale Sanitario, è fondamentale riflettere sulle cause di questo fenomeno e sulle soluzioni necessarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.

La chiusura dei Pronto Soccorso e le conseguenze.

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una progressiva chiusura di numerosi Pronto Soccorso, specialmente nel Sud Italia. Secondo i dati dell’Indagine conoscitiva della XII Commissione della Camera dei Deputati (gennaio 2024), tra il 2010 e il 2020 sono stati chiusi 111 ospedali e 113 Pronto Soccorso, con una perdita di 37.000 posti letto. Questo fenomeno ha avuto un impatto significativo sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi sanitari, portando a un sovraffollamento delle strutture rimanenti.

In Campania, ad esempio, la chiusura di alcuni Pronto Soccorso storici ha lasciato un vuoto assistenziale, mettendo a dura prova le strutture ancora operative. Le cause di questa situazione sono complesse e includono:

  • Boarding: Pazienti tenuti su barelle in attesa di un posto letto, con un notevole utilizzo di risorse.
  • Utilizzo improprio del Pronto Soccorso: Pazienti che si rivolgono al PS per interventi diagnostici o ambulatoriali, a causa delle lunghe attese nei servizi non emergenziali.
  • Mancanza di una rete territoriale solida: La carenza di servizi sul territorio aumenta il carico sui Pronto Soccorso.

Il ruolo cruciale degli Operatori Socio-Sanitari (OSS).

In questo contesto difficile, gli Operatori Socio-Sanitari (OSS) svolgono un ruolo fondamentale. Essi rappresentano spesso il primo contatto tra il paziente e la struttura sanitaria, gestendo emergenze reali o percepite. Le loro competenze spaziano dall’assistenza primaria (misurazione dei parametri vitali, monitoraggio del paziente) al supporto psicologico, passando per il soccorso e la gestione delle ferite.

Tuttavia, gli OSS sono anche tra i più esposti al rischio di aggressioni. Nel 2023, sono state segnalate oltre 16.000 aggressioni a operatori sanitari in Italia, coinvolgendo circa 18.000 professionisti. Nel 2024, questi episodi sono aumentati del 33% in Italia, del 32% in Europa e del 39% nel mondo. Il 68% delle aggressioni sono verbali, ma non per questo meno dannose, creando un clima di tensione e insicurezza che compromette la qualità dell’assistenza.

Le cause delle aggressioni e il sovraccarico di lavoro.

Le aggressioni al personale sanitario hanno cause multifattoriali:

  1. Sovraffollamento dei Pronto Soccorso: La chiusura di molte strutture ha portato a un aumento dei tempi di attesa e del carico di lavoro, generando frustrazione tra pazienti e familiari.
  2. Carenza di personale: Nei Pronto Soccorso italiani mancano oltre 2.000 medici, una situazione che aumenta il carico di lavoro degli OSS e degli altri operatori.
  3. Stress e burnout: Il sovraccarico di lavoro può portare al burnout, riducendo la capacità di gestire situazioni conflittuali e aumentando il rischio di errori.
  4. Atmosfera ansiogena: L’ambiente stressante del Pronto Soccorso può esacerbare le reazioni dei pazienti e dei familiari, portando a comportamenti aggressivi.

La Legge 137/2024: una soluzione tampone?

L’ultima legge varata in materia, la 137/2024, introduce il reato di lesioni personali specificamente per il personale sanitario, sociosanitario e ausiliario. Sebbene questo sia un passo importante, molti ritengono che si tratti di una soluzione tampone, insufficiente per affrontare le radici del problema.

È necessario andare oltre e implementare interventi strutturali:

  • Potenziamento delle risorse umane: Garantire un numero adeguato di operatori nei Pronto Soccorso.
  • Creazione di ambienti di lavoro sicuri: Investire in tecnologie e protocolli per ridurre il rischio di aggressioni.
  • Campagne di sensibilizzazione: Promuovere una cultura del rispetto e della comprensione reciproca tra cittadini e personale sanitario.

Proteggere chi ci protegge.

Il Pronto Soccorso è un pilastro essenziale della nostra sanità pubblica, e proteggere chi vi opera quotidianamente è un dovere imprescindibile. Gli OSS, insieme a medici, infermieri e altro personale sanitario, svolgono un lavoro prezioso e insostituibile, spesso in condizioni difficili e rischiose.

In questa Giornata Nazionale contro la Violenza sul Personale Sanitario, è fondamentale ribadire l’importanza di interventi strutturali e di una cultura del rispetto che garantisca la sicurezza e la dignità di chi lavora in prima linea. Solo così potremo assicurare un sistema sanitario efficientesolidale e rispettoso di chi lo anima ogni giorno.

Angelo Minghetti Federazione Nazionale Migep
Gennaro Sorrentini
– Stati Generali dell’OSS

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