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Redazione Assocarenews.it
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Caregiver e Medicazione della Tracheostomia a domicilio.
Il Ruolo dell’Infermiere nella Formazione del Familiare o dell’Assistente Sanitario. Gli OSS non possono gestirla.
La dimissione di un paziente con tracheostomia rappresenta un evento di forte impatto per la famiglia che si trova a dover gestire una condizione molto complessa. L’educazione terapeutica riguardante il cambio medicazione della tracheostomia è un intervento infermieristico fondamentale per accompagnare assistito e caregiver lungo una corretta gestione domiciliare.
Cos’è la Tracheostomia?
Con tracheostomia si intende la creazione per via chirurgica di un’apertura (da “stoma”, “bocca”) a livello del 2°-3° anello cartilagineo della trachea, all’interno della quale viene inserita una cannula. Questo crea una comunicazione diretta tra aria ambiente e vie aeree inferiori, riducendo lo spazio morto anatomico e migliorando la ventilazione polmonare.
Identificazione del Caregiver
In vista della dimissione di un paziente tracheostomizzato è necessario individuare per tempo il caregiver in grado di prendersi in carico la gestione domiciliare della stomia e impostare il percorso di educazione terapeutica tarandolo in base al suo livello di comprensione.
Educazione Terapeutica
L’educazione terapeutica è parte integrante del processo di assistenza infermieristica. Gli interventi educativi sono innumerevoli; qui consideriamo la medicazione della tracheostomia e vediamo i passaggi sui quali l’infermiere educherà il caregiver:
Scopo della Manovra
Conoscere lo scopo della manovra (prevenire infezioni, garantire la pervietà delle vie aeree, prevenire lesioni cutanee nell’area peristomale, evitare la dislocazione della cannula) permette al caregiver di dare un senso alle azioni che mette in pratica.
Posizione Semi-Seduta
Posizionare l’assistito in posizione semi-seduta facilita la respirazione, il comfort del paziente e l’esecuzione dell’intera manovra.
Igienizzazione delle Mani
È fondamentale che il caregiver comprenda quanto le mani possano essere veicolo di trasmissione di infezioni e quanto sia indispensabile igienizzarsi le mani (http://www.nurse24.it/?s=igiene+mani) prima di toccare la tracheostomia ed ogni sua componente per limitare il rischio di trasmissione di microrganismi infettanti.
Preparazione del Materiale Necessario
Sapere cosa occorre e come reperire il materiale permette di eseguire la manovra senza tempi morti, riducendo l’esposizione al rischio di infezione.
Medicazione della Tracheostomia
La medicazione della tracheostomia deve essere eseguita una volta ogni 24 ore e all’occorrenza, quando sporca. I passaggi includono:
- Predisporre una zona pulita sulla quale riporre il materiale sterile.
- Rimuovere la medicazione precedente osservando le caratteristiche delle eventuali secrezioni.
- Ispezionare lo stoma per valutare la presenza di segni di infezione (pus, rossore, calore, edema).
- Allentare leggermente la fascetta di fissaggio.
- Lavare la controcannula con acqua del rubinetto e scovolini dalle setole morbide, poi riposizionarla in sede.
- Utilizzare garze sterili imbevute di soluzione fisiologica per detergere la zona circostante la cannula con movimenti rotatori e centrifughi.
- Asciugare l’area con garze sterili asciutte evitando sfregamenti e trazioni.
- Posizionare una nuova medicazione sterile a coda di rondine.
- Sostituire la fascetta di fissaggio tenendo ferma la cannula.
- Controllare il livello di cuffiatura mediante il palloncino esterno alla cannula, che deve risultare teso ed elastico (valori di aria da immettere: 5-7 cc di aria).
Garantire Aria Umidificata
Umidificare l’aria permette di rendere le secrezioni più fluide ed evitare sedimentazioni che potrebbero ostacolare la ventilazione.
Numeri Utili da chiamare.
È fondamentale che il caregiver conosca e riconosca le figure sanitarie di riferimento da contattare in caso di emergenza o per la risoluzione di dubbi e problematiche di più lieve entità.
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