OSS si finge prete e confessa i fedeli: denunciato dai Carabinieri.
Una vicenda tanto singolare quanto inquietante ha scosso il Santuario di Pompei, uno dei luoghi di culto più visitati d’Italia. Un operatore socio-sanitario (OSS) di 44 anni è stato denunciato dai Carabinieri dopo essere stato scoperto mentre si spacciava per sacerdote e impartiva il sacramento della penitenza ai fedeli.
La scoperta.
Ieri mattina, giovedì 27 febbraio 2025, i Carabinieri del posto fisso del Santuario hanno scoperto l’uomo in uno dei confessionali, nel pieno della sua attività. Indossava una stola sacerdotale e ascoltava le confessioni dei devoti, assegnando loro un numero di preghiere per “alleviare il peso dei peccati”.
Nonostante l’apparente vocazione religiosa e l’abbigliamento appropriato, l’OSS è stato immediatamente allontanato dal Santuario e denunciato per sostituzione di persona e turbamento di funzioni religiose.
Le indagini in corso.
Al momento, non sono chiari i motivi che hanno spinto l’uomo a compiere questo gesto. I Carabinieri stanno conducendo indagini per fare luce sulla vicenda e accertare eventuali responsabilità aggiuntive.
«Si tratta di un episodio grave, che ha turbato la serenità di un luogo sacro e dei fedeli», ha dichiarato un portavoce delle forze dell’ordine. «Stiamo lavorando per ricostruire l’accaduto e comprendere le intenzioni dell’indagato».
Le reazioni.
La notizia ha suscitato sconcerto e indignazione tra i fedeli e le autorità religiose. Il Santuario di Pompei, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, è un simbolo di spiritualità e devozione, e un episodio del genere rischia di minarne la reputazione.
«Siamo profondamente turbati da quanto accaduto», ha commentato un rappresentante del Santuario. «Garantiamo ai fedeli che faremo tutto il possibile per prevenire simili incidenti in futuro».
Le accuse.
L’OSS è stato denunciato per:
- Sostituzione di persona: essersi spacciato per un sacerdote senza averne l’autorità.
- Turbamento di funzioni religiose: aver interferito con le attività sacre del Santuario, creando confusione e disagio tra i fedeli.
La vicenda dell’OSS finto prete a Pompei rappresenta un episodio senza precedenti, che mette in luce l’importanza di garantire la sicurezza e l’integrità dei luoghi di culto. Mentre le indagini proseguono, il Santuario e le autorità locali si impegnano a rafforzare i controlli per evitare che situazioni simili si ripetano.
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