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L’Infermiere e il Fantasma Bambino.

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L’ospedale pediatrico era un luogo di contrasti. Le pareti colorate e i disegni dei bambini cercavano di nascondere il dolore che aleggiava tra quei corridoi. Di giorno, il reparto era animato da risate, pianti e passi frettolosi. Di notte, però, tutto cambiava. Il silenzio diventava opprimente, e le ombre sembravano muoversi da sole.

La prima notte.

Luca aveva appena iniziato il turno di notte. Era un infermiere trentenne, con occhi gentili e un sorriso rassicurante. Amava il suo lavoro, ma quella notte sentiva qualcosa di diverso nell’aria. Mentre controllava le cartelle cliniche, udì un rumore proveniente dalla sala giochi. Una palla di gomma rotolò lentamente verso di lui, fermandosi ai suoi piedi.

«Chi c’è?» chiese, guardandosi intorno.
Nessuna risposta.
Raccolse la palla e si diresse verso la sala giochi. La luce era spenta, ma attraverso la finestra filtrava la luce della luna. Vide un bambino seduto in un angolo, con un pigiama a righe che sembrava uscito da un’altra epoca.

«Ehi, piccolo, cosa ci fai qui a quest’ora?» chiese Luca, avvicinandosi.
Il bambino alzò lo sguardo. Aveva occhi grandi e tristi.
«Mi chiamo Giorgio», disse con una voce sottile. «Giochi con me?»

Luca sorrise, pensando che fosse un paziente scappato dal letto. «Dovresti tornare in camera, è tardi».
Ma quando allungò la mano per prenderlo, la sua mano attraversò il bambino come se fosse fatto d’aria.

Il cuore di Luca si fermò per un attimo.
«Chi… cosa sei?»
Giorgio lo guardò con un sorriso malinconico. «Sono qui da tanto tempo. Nessuno mi vede, tranne te».

Il passato di Giorgio.

Nei giorni seguenti, Luca cercò di capire chi fosse Giorgio. Parlò con Martina, la dottoressa del reparto, ma lei lo liquidò con una risata. «Forse sei solo stanco, Luca. I turni di notte ti stanno giocando brutti scherzi».

Ma Luca sapeva di non essersi immaginato nulla. Una notte, mentre era in infermeria, trovò un vecchio registro polveroso. Tra le pagine ingiallite, scoprì la storia di un bambino di nome Giorgio, morto nel 1954 a causa di una malattia che all’epoca non poteva essere curata.

«Era lui», pensò Luca, sentendo un nodo alla gola.

Nel frattempo, Elena, una bambina ricoverata per una malattia rara, iniziò a parlare di un “amico immaginario” che la teneva compagnia. «Si chiama Giorgio», disse un giorno a Luca. «È molto gentile, ma è triste».

Luca capì che Elena vedeva Giorgio proprio come lui. Decise di agire.

La cerimonia dell’addio.

Luca propose a Martina di organizzare una piccola cerimonia nel reparto, per aiutare Giorgio a trovare pace. «Non credo ai fantasmi», disse Martina, «ma se questo può aiutare i bambini, sono d’accordo».

La sera della cerimonia, i bambini del reparto si riunirono nella sala giochi. Luca aveva preparato una scatola di ricordi: disegni, lettere e una candela. Spiegò ai bambini che a volte le persone che amiamo non possono restare con noi, ma il loro amore rimane per sempre.

«Giorgio», disse Luca, guardando verso l’angolo dove il fantasma bambino era solito apparire, «è ora di andare. Troverai la pace che meriti».

Per un attimo, tutto fu silenzio. Poi, una brezza leggera attraversò la stanza, e la candela si spense da sola. I bambini sorrisero, sentendo un’improvvisa sensazione di calore.

Ci sono più cose tra cielo e terra che non si conoscono.

Da quella notte, Giorgio non apparve più. Luca continuò il suo lavoro con rinnovata passione, sapendo di aver fatto la differenza, non solo per i vivi, ma anche per un’anima perduta.

Una sera, mentre guardava fuori dalla finestra del reparto, Martina gli si avvicinò.
«Forse avevi ragione», disse, sorridendo. «Forse ci sono più cose tra cielo e terra di quante ne possiamo immaginare».

Luca annuì, guardando il cielo stellato. «Sì, Martina. E a volte, basta un po’ di empatia per cambiare tutto».

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  • AngeloRikyDelVecchio-1-copia L'Infermiere e il Fantasma Bambino.

    Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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