OSS Pazienti operatori socio sanitari, oss, oss licenziati, pazienti Redazione Assocarenews.it 27 Febbraio 2025 0 Commenti

Maltrattamenti in casa di riposo: sei OSS licenziati a “Villa Daniela” di Latera.

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Un caso di maltrattamenti aggravati su anziani ha scosso la comunità di Latera, nel viterbese, portando al licenziamento di sei operatori socio-sanitari (OSS) della casa di riposo “Villa Daniela”. Le indagini, coordinate dalla Procura di Viterbo, hanno rivelato gravi episodi di violenza e abusi su 21 ospiti della struttura, suscitando indignazione e richiamando l’attenzione sulla necessità di controlli più rigorosi nelle strutture dedicate alla cura degli anziani.

Le accuse e gli arresti.

Le indagini, avviate sulla base delle denunce di tre ex dipendenti, hanno portato all’arresto di tre OSS:

Carmine Battiloro, 23 anni, di Pitigliano
Marinela Ciasar, 52 anni, di Marta
Mirko Tosi, 36 anni, di Tuscania

I tre sono attualmente agli arresti domiciliari. A Tosi, in particolare, è contestato anche il reato di violenza sessuale nei confronti di una degente ultraottantenne. Altri tre operatori sono stati sospesi dall’attività lavorativa:

Tommaso Curio, 59 anni, di Ischia di Castro, ed Eugenia Monelli, 31 anni, di Grotte di Castro, sospesi per un anno
Domenico Renzetti, 49 anni, di Onano, sospeso per sei mesi

Le indagini e il ruolo della proprietà.

Le indagini sono condotte dai carabinieri di Montefiascone e dal NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità). Recentemente, il pubblico ministero Flavio Serracchiani ha nominato un consulente informatico per analizzare i dati contenuti nei telefoni cellulari sequestrati agli indagati, al fine di approfondire le responsabilità e verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.

La proprietà di “Villa Daniela” ha espresso sdegno per quanto accaduto e ha collaborato attivamente con le autorità, richiedendo il licenziamento immediato dei dipendenti coinvolti. Uno degli arrestati, infatti, era già stato allontanato ai primi di gennaio a causa di comportamenti inappropriati nei confronti dei familiari di una paziente.

L’indignazione dell’opinione pubblica.

Il caso ha suscitato profonda indignazione, non solo tra i familiari degli ospiti della struttura, ma anche nell’opinione pubblica. Gli anziani, spesso fragili e indifesi, sono tra le categorie più vulnerabili della società, e episodi come questi minano la fiducia nelle strutture dedicate alla loro cura.

«Questo caso ci ricorda l’importanza di garantire il rispetto e la dignità dei pazienti affidati alle cure delle case di riposo», ha commentato un rappresentante delle associazioni per i diritti degli anziani. «Serve maggiore vigilanza e un sistema di controlli più rigoroso per prevenire abusi e maltrattamenti».

La necessità di riforme.

Il caso di “Villa Daniela” ha riacceso il dibattito sulla necessità di riformare il sistema di controllo e gestione delle strutture socio-sanitarie. Tra le proposte avanzate:

Formazione obbligatoria per il personale, con focus su etica e rispetto dei pazienti
Controlli a sorpresa più frequenti da parte delle autorità competenti
Canali di denuncia protetti per dipendenti e familiari, per segnalare eventuali abusi senza timore di ritorsioni

Licenziati per giusta causa.

Il licenziamento dei sei OSS è un primo passo verso la giustizia, ma il caso di “Villa Daniela” deve servire da monito per tutto il settore. Garantire la sicurezza e il benessere degli anziani non è solo un dovere morale, ma una responsabilità che richiede impegno costante e un sistema di controlli efficace.

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