USEM, Sport e Integrazione: Un Ponte per la Pace nel Mediterraneo e oltre.
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Un protocollo per il dialogo attraverso lo sport nel contesto della crisi in Medio Oriente nella Striscia di Gaza.
Aodi: “Lo sport è una lingua universale che unisce i popoli: ringraziamo il ministro Tajani per aver accolto i feriti palestinesi in Italia, auspicando che tutti i paesi europei facciano lo stesso e di sostenere il progetto di pace “due popoli e due stati” in terra santa senza ambiguità.
Amitrano: “Calcio e inclusione per rafforzare il dialogo nel Mediterraneo, No alle guerre, no alla violenza, sì al dialogo e alla pace duratura”.
ROMA 14 febbraio 2025 – Un incontro istituzionale di grande valore per il futuro dello sport come strumento di dialogo e cooperazione internazionale.
Lo scorso 10 febbraio, una delegazione dell’USEM (Unione Sportiva Euro Mondiale), organizzazione impegnata nella costruzione di ponti tra i popoli attraverso lo sport, è stata ricevuta alla Camera dei Deputati dal Presidente dell’Intergruppo Parlamentare, On. Alessandro Caramiello, e dal Vicepresidente della Camera dei Deputati, On. Sergio Costa.
Alla guida della delegazione, il Presidente Massimo Amitrano e il membro esecutivo Giuseppe Esposito, che hanno illustrato i progetti in corso per lo sviluppo dello sport inclusivo nel Sud Italia e oltre i confini nazionali.
Lo sport come linguaggio universale per l’integrazione
A esprimere profondo apprezzamento per l’incontro e il lavoro svolto dall’USEM è stato il Prof. Foad Aodi, accanto ai consigli direttivi di AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), UMEM (Unione Medica Euro Mondiale), Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), del Movimento Internazionale UNITI PER UNIRE, con AISC (Agenzia Mondiale Britannica Informazione Senza Confini) e l’Unione internazionale arabi del 48.
“Lo sport è una lingua universale che unisce e abbatte le barriere culturali, religiose e sociali,” ha dichiarato il Prof. Aodi. “L’USEM è un esempio concreto di come lo sport possa favorire il dialogo tra i popoli e costruire un ponte tra le diverse comunità, promuovendo valori come rispetto, cooperazione e solidarietà.”
Aodi, che è anche medico, giornalista internazionale, Direttore di AISC, esperto in salute globale e docente all’Università di Tor Vergata, ha sottolineato il ruolo dello sport nel migliorare il benessere psicofisico e la coesione sociale.
“In un momento storico in cui il mondo è attraversato da divisioni e conflitti, iniziative come quelle dell’USEM sono fondamentali per rafforzare il senso di appartenenza e la comprensione reciproca.”
Protocollo d’intesa e trasmissione su WEB TV Scuola Unione per l’Italia-AISC TV
Il protocollo d’intesa tra USEM, l’Unione Arabi del 1948, Co-mai e il Dipartimento di Dialogo e Rispetto Interreligioso del Movimento Uniti per Unire, con Aisc e Radio Co-mai internazionale, è stato ufficializzato di recente attraverso una trasmissione sul canale WEB TV Scuola Unione per l’Italia, successivamente autorizzata in Gran Bretagna come AISC TV.
Alla trasmissione hanno partecipato Massimo Amitrano, Wafaa Nahhas, Haytam Tatour, il Vescovo Luis Miguel Perea, Eddaoudi Tilouani e Giuseppe Esposito.
La trasmissione, condotta dal Prof. Aodi, ha permesso di approfondire i progetti di collaborazione tra USEM e le istituzioni italiane, i comuni italiani e i Paesi d’origine euromediterranei.
Proprio mentre si auspica una tregua duratura a Gaza e l’ingresso di aiuti per i civili feriti, USEM, l’Unione Arabi del 48, AISC e il Dipartimento di Dialogo Interreligioso del Movimento Uniti per Unire intendono ringraziare sentitamente il Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani per l’impegno nell’accogliere i primi feriti palestinesi in Italia.
“Auspichiamo che tutti i paesi europei facciano il loro dovere in tal senso senso, lavorando per la pace e il dialogo e per sostenere il progetto “due popoli e due stati” senza nessuna atroce deportazione, il cui solo il pensiero rappresenta una possibilità tremenda e disumana che non vogliamo nemmeno immaginare. Ed ecco perché abbiamo lanciato un protocollo d’intesa per intensificare il dialogo e i gemellaggi tramite lo sport”, afferma ancora Aodi con i consigli direttivi.
USEM e il protocollo-gemellaggio con l’Unione Arabi del ’48 e Co-mai, Uniti per unire ed i suoi dipartimenti e il valore dell’informazione attraverso l’impegno di WEB tv Unione per l’Italia-AISC TV
L’USEM non è solo un’organizzazione sportiva, ma anche un progetto di integrazione e dialogo interculturale del Movimento Uniti per Unire e delle associazioni aderenti, come dimostra il gemellaggio con l’Unione Arabi del ’48. Questa iniziativa mira a rafforzare i legami tra le comunità arabe e mediterranee attraverso lo sport.
Nel suo intervento, durante la trasmissione, Wafaa Nahhas ha sottolineato l’importanza di concretizzare questi progetti di gemellaggio e di promuovere iniziative sportive, specialmente in un periodo di stress e difficoltà per molti concittadini a causa della guerra nella Striscia di Gaza che dura ormai da oltre un anno e mezzo, con una tregua che oggi traballa pericolosamente.
“Lo sport e la cooperazione internazionale possono essere strumenti di cura anti-stress e antidepressivi, specialmente per bambini e donne, che sono tra i più colpiti in questi momenti difficili”, ha affermato Nahhas.
Eddaoudi Tilouani, Vicepresidente della Co-mai e coordinatore organizzativo di Radio CO-mai Internazionale, ha evidenziato quanto lo sport e l’informazione siano strumenti cruciali per unire i popoli, abbattere i muri e combattere i pregiudizi.
Anche il Vescovo Anglicano Luis Miguel Perea Presidente dipartimento dialogo e rispetto interreligioso del movimento Uniti per Unire ,ha espresso il suo sostegno all’iniziativa, dichiarando che questa può intensificare ulteriormente la cooperazione tra religioni, civiltà e Paesi: “Nessuno è escluso. Come diciamo sempre, siamo un esercito senza generale e non un generale senza esercito, per portare a casa risultati concreti”.
Esposito ha ringraziato l’USEM, Massimo Amitrano e il Presidente Aodi per questa idea geniale che può rappresentare una buona pratica non solo in Italia, ma in tutta Europa, nei Paesi euromediterranei e in America Latina.
Appello alle istituzioni per sostenere il progetto
Si invitano tutte le istituzioni sportive e non sportive a sostenere questo progetto per il dialogo e la pace nel mondo.
L’AMSI, l’UMEM, il Co-mai, il Movimento Uniti per Unire, l’Unione Internazionale Arabi del 1948 e l’Agenzia Britannica Mondiale Informazione Senza Confini (AISC News) continueranno a supportare e valorizzare il lavoro dell’USEM, affinché lo sport diventi sempre più un pilastro di integrazione e cooperazione tra i popoli del Mediterraneo e del mondo.
Sono state programmate numerose iniziative e partite di calcio a favore del dialogo e la pace nel mondo, coinvolgendo i nostri rappresentati in 120 paesi, con il supporto del canale Aisc_news per divulgare tutti i giorni, in 120 lingue, la politica del dialogo e della pace, dialogando ognuno nella nostra squadra e nel suo ruolo, con competenza e sensibilità, per dire no alle guerre, alla violenza e alla discriminazione.
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