Oss utilizzati come infermieri? La Uil-Fpl denuncia, ma la Fondazione Monasterio smentisce.
La denuncia del sindacato provinciale Uil-Fpl ha sollevato un acceso dibattito sull’utilizzo degli operatori socio-sanitari (OSS) all’interno delle sale operatorie dell’Ospedale del Cuore di Massa. Secondo il sindacato, gli OSS sarebbero stati impiegati come infermieri strumentisti, soprattutto nella sala cardiochirurgica, a causa della carenza di personale infermieristico. Tuttavia, la Fondazione Monasterio ha prontamente smentito tali accuse, difendendo il proprio modello organizzativo.
La denuncia della Uil-Fpl.
La Uil-Fpl sostiene che diversi OSS siano stati chiamati a svolgere mansioni proprie degli infermieri, in particolare come strumentisti in sala operatoria. Questo utilizzo improprio, secondo il sindacato, metterebbe a rischio sia gli operatori che i pazienti, poiché gli OSS non sono formati per svolgere funzioni tipiche del personale infermieristico.
«Il personale OSS deve sempre operare sotto la supervisione dell’infermiere e non può sostituirlo nelle funzioni specifiche di sala operatoria», ha dichiarato il segretario della Uil-Fpl, aggiungendo che «questa pratica sembra essere diventata sempre più frequente nelle aziende sanitarie locali, nonostante gli incontri già avuti con i vertici aziendali».
Il sindacato ha inoltre ribadito l’importanza di mantenere una netta distinzione tra le mansioni delle due figure professionali, sottolineando che gli OSS non sono obbligati a stipulare polizze assicurative per responsabilità civile e penale, a differenza degli infermieri.
La risposta della Fondazione Monasterio.
La direzione della Fondazione Monasterio ha replicato con fermezza, negando ogni abuso e sottolineando che il modello organizzativo adottato rispetta le competenze di ciascun professionista coinvolto. «Il personale infermieristico è sempre presente in numero adeguato per garantire la piena sicurezza dei pazienti», ha dichiarato il direttore sanitario della Fondazione.
In particolare, è stato chiarito che:
- Gli OSS e gli infermieri operano secondo piani di inserimento ben definiti e con attività distinte.
- In sala operatoria, l’infermiere strumentista è sempre sostituito da un altro infermiere esperto.
- Le valutazioni condotte dall’Ordine delle professioni infermieristiche non hanno rilevato alcun abuso di professione da parte degli OSS.
Il direttore sanitario ha anche ribadito la disponibilità della Fondazione a discutere nuovamente la questione con il sindacato Uil-Fpl nelle sedi opportune, evidenziando come il modello organizzativo sia stato progettato per garantire la massima sicurezza per operatori e pazienti.
Il confine sottile tra competenze infermieristiche e quelle degli OSS.
La vicenda ha acceso i riflettori su un tema delicato: il confine tra le competenze di OSS e infermieri, soprattutto in contesti critici come la sala operatoria. Se da un lato la Uil-Fpl denuncia il rischio di esercizio abusivo della professione infermieristica, dall’altro la Fondazione Monasterio difende il proprio modello organizzativo come pienamente rispettoso delle normative e delle competenze professionali.
Resta ora da vedere se il confronto tra le parti porterà a ulteriori chiarimenti o se la questione sarà oggetto di nuove verifiche e interventi.
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