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Dott. Angelo Riky Del Vecchio
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Idrocefalo Normoteso dell’Adulto: diagnosi, trattamento e nuovi studi clinici nella tesi della Dott.ssa Viola.
Cos’è l’Idrocefalo Normoteso?
L’idrocefalo normoteso dell’adulto (iNPH) è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da un accumulo anomalo di liquido cefalorachidiano all’interno dei ventricoli cerebrali. Sebbene la pressione intracranica rimanga generalmente normale, si osserva una dilatazione ventricolare che porta a sintomi invalidanti. Ne parla ampliamente nella sua tesi di Laurea in Medicina e Chirurgia la dott.ssa Angela Rita Viola (UniFG; relatore dott. Colamaria, co-relatore dott. Cirrottola, UOC Foggia).
La triade di Hakim-Adams descrive i principali segnali clinici:
- Disturbi del cammino (atassia-aprassia);
- Declino cognitivo, specialmente della memoria recente;
- Urgenza minzionale, che può evolvere in incontinenza urinaria e fecale.
Questa condizione è spesso scambiata per malattia di Alzheimer o Parkinson, ritardando una diagnosi corretta e privando i pazienti di un trattamento potenzialmente efficace.
Diagnosi e trattamento.
L’idrocefalo normoteso – spiega Viola – viene rilevato tramite TC e RM encefalica, evidenziando la dilatazione ventricolare. Tuttavia, la diagnosi differenziale può essere complessa a causa di altre patologie neurologiche.
Il trattamento d’elezione è la derivazione ventricolo-peritoneale (DVP), un intervento chirurgico che drena il liquido cefalorachidiano in eccesso, migliorando i sintomi. La tempestività è cruciale: un trattamento precoce aumenta le probabilità di completa remissione.
Studio clinico: confronto tra Foggia e Karlsruhe.
Uno studio multicentrico ha analizzato gli esiti clinici della DVP tra due ospedali: l’Ospedale Riuniti di Foggia e il Neurozentrum dello Städtisches Klinikum di Karlsruhe. Lo studio ha coinvolto 20 pazienti, valutati prima e dopo 6 mesi dall’intervento.
Principali Risultati:
- Il 100% dei pazienti trattati a Foggia ha mostrato miglioramenti clinici, contro il 70% dei pazienti a Karlsruhe.
- I pazienti a Foggia avevano un tasso di complicanze del 30%, rispetto al 60% di Karlsruhe.
- A Karlsruhe, il 30% dei pazienti ha richiesto una correzione della valvola, mentre a Foggia il valore è stato del 50%.
Conclusioni e prospettive future.
Lo studio di Viola ha confermato che il trattamento con DVP migliora i sintomi nella maggior parte dei pazienti, ma l’efficacia dipende dalla diagnosi precoce e dalla gestione multidisciplinare. La creazione di un protocollo standardizzato potrebbe ottimizzare i risultati e ridurre le complicanze.
L’idrocefalo normoteso rimane una patologia spesso sottovalutata, ma la ricerca continua a dimostrare che una diagnosi tempestiva e un trattamento chirurgico mirato possono fare la differenza nella qualità di vita dei pazienti.
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