OSS in sala operatoria: stop alla formazione per sostituire gli infermieri.
La formazione degli Operatori Socio-Sanitari (OSS) per il ruolo di strumentista di sala operatoria è stata ufficialmente bloccata. Lo confermano i sindacati UIL e CGIL, che dopo un confronto con la dirigenza dell’Azienda Ospedaliera di Padova hanno ottenuto una frenata sulla contestata iniziativa.
La proposta e il malcontento del personale.
Il progetto prevedeva un corso di 450 ore per formare alcuni OSS affinché potessero affiancare o sostituire gli infermieri in sala operatoria, una misura pensata per fronteggiare la carenza di personale sanitario. Tuttavia, la proposta ha incontrato forti opposizioni da parte del personale, preoccupato per la qualità dell’assistenza e per la possibile svalutazione del ruolo infermieristico.
Il dietrofront della direzione sanitaria.
Di fronte alle proteste, la direzione sanitaria ha garantito che il corso non partirà. Anche se in futuro potrebbe essere condotto uno studio di fattibilità, qualsiasi decisione verrà concordata con i sindacati, evitando scelte unilaterali.
Un precedente per il settore sanitario.
Questa vicenda solleva un dibattito più ampio sulla gestione delle risorse sanitarie e sulle soluzioni alla carenza di personale. La possibilità di ridefinire i ruoli professionali nel sistema sanitario rimane aperta, ma l’opposizione del personale dimostra che ogni cambiamento deve essere attentamente valutato e condiviso.
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