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118: l’algoritmo della concordia. Accordo raggiunto tra medici e infermieri sul protocollo per le ambulanze.

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Una svolta significativa per il sistema di emergenza piemontese: medici e infermieri hanno raggiunto un accordo storico che stabilisce nuove linee guida per il protocollo del 118, risolvendo le tensioni nate mesi fa sul ruolo dell’infermiere nelle ambulanze senza medico a bordo. Questo accordo, sancito da un documento congiunto, chiarisce le competenze e le responsabilità di ciascuna figura professionale, mantenendo l’obiettivo primario di garantire assistenza sicura e tempestiva ai pazienti.

Il contesto della diatriba.

La diatriba è nata con una delibera di Azienda Sanitaria Zero che indicava le situazioni in cui un infermiere, in assenza di un medico a bordo, poteva intervenire autonomamente, compresa la somministrazione di farmaci in alcuni casi specifici. Questa proposta ha sollevato critiche e dubbi tra i medici, che hanno rivendicato la titolarità esclusiva della diagnosi e della prescrizione.

I punti di frizione tra medici e infermieri.

Il problema centrale era la possibilità, concessa dalla delibera, agli infermieri di compiere alcune azioni senza l’autorizzazione di un medico. I medici, supportati dai propri ordini professionali, hanno contestato che ciò potesse costituire una violazione normativa. L’incertezza giuridica creava un rischio sia per la sicurezza del paziente sia per la tutela legale degli operatori.

La soluzione: mediazione e dialogo.

Per risolvere la situazione, Azienda Zero ha incaricato due esperti: Gianluca Ghiselli, direttore del dipartimento Emergenza, e Valter Galante, consulente e figura chiave nella nascita del 118 in Piemonte. Grazie anche al contributo di Antonino Sottile, direttore regionale della sanità, è stato possibile mediare tra le parti e giungere a un accordo in tempi brevi.

I dettagli dell’accordo.

L’accordo ha riscritto alcuni passaggi della delibera, chiarendo in modo definitivo i compiti di diagnosi e prescrizione dei medici e le azioni autonome degli infermieri. È stato ribadito che l’infermiere può seguire un algoritmo specifico per intervenire nelle situazioni di emergenza, senza invadere il campo delle competenze mediche. Inoltre, il documento sottolinea l’importanza delle auto-mediche come supporto per i pazienti più critici, laddove l’ambulanza sia priva di un medico.

L’importanza dell’integrazione professionale.

Questo accordo rappresenta un passo importante per l’integrazione tra le figure sanitarie nel sistema d’emergenza, valorizzando la collaborazione tra medici e infermieri. Con l’introduzione delle auto-mediche e una distribuzione più chiara delle competenze, il servizio potrà rispondere meglio alla carenza di medici e garantire una copertura più ampia e sicura.

Vittoria del dialogo.

L’accordo tra medici e infermieri sul protocollo per le ambulanze senza dottore è una vittoria del dialogo e della mediazione. In un contesto di emergenza dove ogni secondo conta, la chiarezza delle competenze è essenziale per il corretto funzionamento del sistema e per offrire un servizio efficace e sicuro alla popolazione.

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